Eutanasia: è sana ma vuole morire con “Dignitas”


Una donna 76enne chiede di morire insieme al marito malato terminale. La richiesta accettata da Dignitas, clinica Svizzera che si occupa di assistenza al suicidio.

Vedi anche: Video: Suicidio assistito, come sono gli ultimi istanti.

ZURIGO – Una donna. 76 anni. Buona parte dei quali passati accanto al marito, oggi malato terminale. Ha chiesto di morire con lui. E Dignitas, nota clinica svizzera che da anni si occupa di “dolce morte”, ha accettato la richiesta.

Si tratta probabilmente del primo caso di suicidio assistito della storia messo in atto per una persona fisicamente in perfetto stato di salute. Che, perciò, non vuole evitare tanto le piaghe della malattia, quanto le profonde sofferenze psicologiche che la morte del marito e la solitudine causerebbero.

Il fondatore dell’associazione, l’avvocato Ludwig Minelli, ha dichiarato più volte come il suicidio assistito possa costituire in determinate circostanze un'”opportunità” che non dovrebbe essere negata alle persone malate allo stadio terminale o con gravi menomazioni fisiche. Alcuni studi dell’associazione Exit pubblicati nei mesi scorsi, inoltre, hanno dimostrato come l’accettazione della richiesta di suicidio assistito da parte della commissione medica, spinga poi spesso le persone che ne hanno fatto richiesta a non presentarsi più. In sostanza: quando la persona sa di avere una via di uscita alla sofferenza, nella maggioranza dei casi non la usa fino al sopraggiungere della morte per cause naturali.

La clinica Dignitas, che ha sede a Zurigo, ha già assistito la morte di varie centinaia di persone. La coppia di coniugi, canadesi, si è già congedata da parenti e amici. «Il marito è malato terminale», ha spiegato Minelli al Times, «la sua compagna è sana, ma mi disse qui, nel mio studio: se mio marito se ne va, voglio andare insieme a lui».

Tra gli altri che hanno cercato la “dolce morte” col supporto della clinica, una coppia di britannici entrambi malati di cancro allo stadio terminale e l’atleta Daniel James, ventitreenne promessa del rugby britannico, rimasto paralizzato in un incidente di gioco.

La sua disperazione, confermata dai genitori, e l’aiuto di una delle legislazioni – quella elvetica – fra le più democratiche al mondo gli perimisero di scegliere una strada differente dalla libertà obbligatoria dei nostri tempi: quella della morte.

Redazione

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Commenti

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  1. davide ha detto:

    Mi chiamo Davide ho 47 anni,mi hanno buttato giù dal lavoro dopo 20 di lavoro un tentetivo di suicidio in cantiere dal datore di lavoro,uno stronzo che mi ha fermato perchè ho messo un avvocato e mio padre complice e assassino.e io depresso diabetico melito 2 con invalidita mentale del 50% tolto patente dall motorizzazzione civile in sovrappeso con il veleno in sangue non ha il diritto a questo mondo di dire basta la faccio finita così con calcoli ai reni un farla finita per tutte?

  2. Luca ha detto:

    Salve, è sempre più difficile se non impossibile andare avanti con questa devastante depressione.Cerco qualcuno per andarmene via dolcemente o comunque con meno sofferenze possibili.
    Scrivetemi.
    Luca
    [***@***.***]

  3. Marco ha detto:

    Io 55 anni depresso da sempre da pochi giorni ho perso mia mamma e la vita mi sta diventando insopportabile. Sento di non voler e di non potere più andare avanti. Cerco aiuto senza trovarlo a parte qualche colloquio telefonico con psicologi e qualche messaggio di amici. Sto sempre più pensando di farla finita.

    • Elise ha detto:

      Online cercale lì invece di fare commenti assurdi..next Italia guardi li e io nonostante stia peggio di voi mi informo

  4. Marco ha detto:

    Sono molto stanco della mia malattia. Cerco compagni per “uscita finale”. Se interessati Contattatemi al [***@***.***]

  5. Chiara ha detto:

    Purtroppo da anni sono affetta da depressione a causa delle sofferenze fisiche che ho a cui non è ancora stata data una spiegazione. Non ho il coraggio di farla finita da sola, avevo pensato col gas di scarico dell’auto, ma non ho un auto. Chi vuole farlo con me? Lascio la mia mail [***@***.***]

  6. Cri ha detto:

    Depresso da decenni non ho trovato un medico che mi desse una diagnosi certa. L’ultimo, uno psichiatra farmacologo mi ha detto: non mi serve farle diagnosi, io curo i sintomi. Dopo 1 anno esatto non ho più attacchi panico ma vivo come prima chiuso in casa. Ovviamente ho preso 15 kili e ho perso la libido. È questo vivere? No. Sono stanco di farmaci e medici. La realtà è che non si guarosce da depressione/bipolarismo ansia etc.
    Psicofarmaci a kg per ingrassare le case farmaceutiche. Sono devastato.

  7. Mony ha detto:

    chiamami sono napoletana …se si ci scambiamo i contatti [***@***.***]

  8. Giian paolo ha detto:

    Vorrei farla finita anche io. Troppo dolore la depressione. Qualcuno vuole seguirmi

  9. Giian paolo ha detto:

    Sono deciso finalmente a farla finita.la depressione mi sta annientando.se qualcuno vuole venire con me troviamo la forza entrambi

  10. Luca ha detto:

    Luca 52 anni depresso da una vita.Ce ne andiamo con i gas di scarico dell’auto?

  11. Luigi fabbro ha detto:

    Ciao da anni soffro di depressione ho 45 anni. 2Tentati suicidi 2 overdosi da drighe volontarie .solo di depressione nn credo ci sia diucidio assistito. Sapete dirmi qualcosa del nembutal on line ? Grazie

  12. Luca ha detto:

    Ciao, qualcuno e’ riuscito ad’avere informazioni. Accettano i depressi? Fatemi sapere

  13. I. ha detto:

    53 anni bipolare e depressa da 33 . 2 tentativi di Suicidio non riusciti.
    Sola, senza lavoro ne’ famiglia.
    Se non ci si puo’ procurare barbitale, morire e’ molto difficile

  14. ANGELA MONTRONE ha detto:

    Se qualcuno seriamente vuole morire ma non da solo, mi contatti. Specialmente chi è solo, senza nessuno al mondo, disperato e malato, vuole morire con me? Si può andare in Svizzera insieme o trovare la forza di farla finita in altro modo. La vita è bella se è bella, ma se porta dolore e tristezza e solitudine, diventa un incubo che ti fa sprofondare in un pozzo senza fine. In fondo non si tratta di scegliere di morire, si tratta solo di morire un po’ prima dell’inevitabile, con dignità.

  15. Renata ha detto:

    Io vorrei portare via con me la mia compagna pelosa, siamo inseparabili. Non l’abbandonerei mai!

  16. Antonio Buiatti ha detto:

    Luca, io sono tormentato da una depressione insopportabile. La psicanalisi la definisce depressione maggiore o disturbo unipolare. Qual è il tuo problema?

  17. ANONIMUS ha detto:

    VI AMMAZZO IO TRANQUILLI, NON ANDATE IN SVIZZERA, IO POI NON VOGLIO SOLDI

  18. alberto ha detto:

    Si eUtanasia. No cattomoralisti. Il dolore va spento anche dolcemente morendo. Un messaggio di speranza per quasi tutti…..studiate cio che il cibo causa nel nostro corpo.studiate da soli sul web.non credete a nessuno io disperato ho risolto qualcosa.altro ancora sto studiando….cercatevi la cura attenti a questi veleni che ci bombardano sempre: Glutine lattosio fruttosio amido di maid zucchero.provate a toglierli dalla dieta e vedrete….cosa avete da perdere?! Auguri a tutti a me mi tiene vivo la speranza del Mio studiare…..quando saro stanco benvenuta svizzera. Medici ufficiali ridicoli.

  19. margherita giacomini ha detto:

    Dedicato a chi non crede che chi soffre di depressione non meriti una morte dignitosa al pari di un malato terminale:il dolore dell’anima può raggiungere livelli tali da essere incompatibile con la vita..e’ uno strazio che non si può soffocare. Non cerchiamo pietà ma aiuto.

  20. Sal ha detto:

    Vi prego, chi conosce un recapito, una email Dignitas, può per favore comunicarmelo? anche tramite mail. Ve ne sono grata.
    Un caro saluto a tutte/i.
    Sal.

  21. Sal ha detto:

    Io sono una persona transessuale. la morte la vivo ogni giorno.. vivendo appunto. e credetemi, solo chi vive sulla propria pelle ciò che vivo io, può capire realmente il senso delle mie parole. Una persona come me, è una persona di già morta per tutti I quasi. si “vive” nel rifiuto della gente, senza nessuno disposto a tenderti una mano. nel dolore, presente ad ogni istante.. un dolore che diventa fisico, che è come un grido così forte da squarciarti il petto. ogni giorno sempre nell’indifferenza della gente e nel pregiudizio che ti cataloga come una cosa, un oggetto..nel migliore dei casi. Sono anni che vivo questo strazio, giorno per giorno, e davvero non ne posso più. Ho pensato tante volte al suicidio e tutt’ora sono sempre più convinta che per me sia l’unica soluzione. Non voglio più vivere senza alcuna dignità, senza alcun diritto, senza più rispetto.. Io non so davvero se questa clinica (nel mio caso) possa aiutarmi a liberarmi finalmente. e se qualcuno può darmi un informazione al riguardo, o sapermi dire come posso mettermi in contatto con Dignitas, iscrivermi.. be.. davvero gliene sarei immensamente grata.
    Un caro saluto a tutte/i.
    Sal.

  22. Anonimodamantred ha detto:

    Anche a me interessa…solo che mi dispiace arrendermi così facile..sono a 90℅della disperazione..al 100℅ mollero tutto. Peccato che mi sono sposato e fatto figlio che adesso a 4 anni. Non vedo l’.ora che cresca ancora un po’ e poi andarmene..ho un buon lavoro bella famiglia ,solo che non voglio più vivere. Spero tanto che l’inferno non esiste.

    • Luca ha detto:

      Se vuoi ce ne possiamo andare assieme..
      [***@***.***]

      Luca

      • Buiatti Antonio ha detto:

        Se volete, verrei anch’io. La vita mi diventa sempre di più insopportabile!

        • Gabriele ha detto:

          Io anche ci sto pensando, ma non ho capito se i depressi hanno accesso a questo servizio di dignitas. Pochi giorni fa una signora depressa lo ha fatto ma non so se ha falsificato qualche Doc per riuscirci

          • C ha detto:

            No, purtroppo chi è depresso da anni non ha alcuna possibilità anche se due giornalisti ci sono riusciti e per una è stata aperta un’inchiesta. Quanto vorrei che capissero quanto si soffre ad essere depressi da anni… é una non vita…

  23. […] quella politica pragmatica che da decenni regola l’amministrazione svizzera, a partire dai recenti casi sul tema dell’eutanasia. Un annuncio, quello del consiglio federale, che prevede […]

    • Buiatti Antonio ha detto:

      Giuseppe Lazagara, per quanto ne so, alla Dignitas le spese sono di circa 7mila euro. Ti concedono la luce verde ( così la chiamano ), anche per le malattie mentali come la depressione incurabile, ma non è così facile come sembra, perché ti richiedono un sacco di referti medici psichiatrici, inoltre devi trovare uno psichiatra che dichiari che la tua depressione è incurabile e disposto a firmare il referto.

  24. Diana Laureati ha detto:

    Sono pienamente d’accordo sul diritto alla dignità di morire come si vuole, senza sopravvivere senza più autonomia fisica e mentale, oggetto degli altri. Sogno che
    sia possibile farlo anche in Italia, e presto.

  25. Angelo Genova ha detto:

    HO 82 anni ho perduto ls la mia dolcissima moglie, sono rimasto solo e continuare a stare presente su questa terra non ha più senso. Volevo farla finita in modo tradizionale, ma a parte che no è avuto il coraggio , non sarebbe stata un a fine dignitosa.-
    PERTANTO venuto a conoscenza delle vostra clinica gradirei mettermi n contatto con voi per realizzare il mio sogno /progetto. ho tre neuromi abbastanza fastidiosi che non mi rendono sicuramente la vita felice Prego contattarmi prima possibile, grazie

  26. Una nonna previdente ha detto:

    Mi interessa la risposta alla domanda formulata da Lidia. Io ho vissuto il dramma di una mia amica carissima la cui madre, dopo un ictus, rimase priva di alcuna coscienza (quella che credo si definisca vita vegetativa) ma che, grazie alla sua forte fibra fisica, visse ancora per dodici anni accudita a casa dalla figlia. Il pensiero di dover vivere in quel modo mi atterrisce e siccome ho quasi 70 anni vorrei sapere quali sono le corrette iniziative che potrei intraprendere per poter accedere all’eutanasia nel momento in cui, all’improvviso, non fossi più cosciente a seguito di un ictus. Come poter dichiarare prima la mia volontà? Vi ringrazio.

  27. lidia ha detto:

    buongiorno
    vorrei sapere se la persona che decide di darsi la dolce morte deve essere in piena coscienza e cosciente di quello che decide
    mi spiego meglio, io sono malata di arteriosclerosi e si sa che porta alla demenza senile con tutti gli annessi e connessi, ho visto mia madre morire male, io non voglio assolutamente pesare sui mie cari..mai, e vorrei sapere se dovessi perdere la mia attività mentale e fidica cosa devo fare prima, se basta uno scritto a un nipote a un amico a un marito
    vorrei saperlo presto se possibile così mi attivo intanto che sono presente a me stessa.
    ho 63 anni ma la neurologa me ne ha dati 90 come stato fisico e non ho più molto tempo per poter morire dignitosamente, mi aiutate a rispondere a tutti i miei quesiti, in modo che sia pronta, grazie infinite, lidia

  28. Paola ha detto:

    Eutanasia si,sono favorevole al 100%se scelta per porre fine alle sofferenze per una malattia la cui diagnosi non da piu speranza alcuna.
    Evita la sofferenza quando hai l assoluta conferma.
    Non certo per la fine di una storia d amore o per un episodio di depressione da cui,con molta forza di volonta’ e supporto di giusti farmaci,psicologi,se ne puo’ uscire.E di questo parlo in prima persona.
    Certo la paura fa capolino perche si ha davanti l ignoto…e le cose che non si conoscono incutono sempre ansia e timore ma credo che la sofferenza di alcune malattie terminali siano peggio di tutto e questa decisione sarebbe solo una meravigliosa liberazione.

  29. enzo ha detto:

    Nn si dovrebbe mai arrivare al suicidio perché altro nn è ,ma mi rendo conto che avvolte e l unica soluzione da prendere per chi è gravemente malato ma anche per chi sostiene una situazione grage di illogica coerenza , le pene d amore delle volte sono più dolorose di una grave malattia ,l amore nn corrisposto ti porta ad auto distruggerti sei sano all apparenza ma ti consumi nel tuo interno ti accorggi giorno x giorno che il tuo cervello ti abbandona eri brillante poco prima ,l amore nn corrisposto è una malattia lo diventa se sei buono se nn sei capace di reagire di mandarla ha quel paese perché l ami perché è tutto perché e la tua vita perché nn puoi stare senza lei , ed è per questo che io dico si all eutanasia ,molti nn condivideranno pazienza . Auguro a tutti un buon Natale io chiudo perché mi manca l aria nn riesco a respirare Buonanotte.

    • ELEONORA ha detto:

      Enzo non ne vale la pena per una persona che non ti merita, la vita probabilmente ti sorriderebbe se avessi di fianco qualcuno che ti capisce, io ti capisco ma non comprendo perché per tali persone non degne una persona la voglia far finita, Non ti merita, lasciala perdere e vedrai che solo il tempo potra’ guarire e farti ragionare con lucidita’, ciao.

      ELEONORA

  30. franco basile ha detto:

    l’eutanasia dovrebbe essere un diritto di tutti ,di quelli che soffrono, .Quando non sei più in grado di pulirti il culo da solo nessuno può interferire sulla tua dignità a non dipendere più dagli altri anche perchè l’altruismp al giorno di oggi non esiste più.Se organizzato bene sarebbe anche un buon business per l’Italia, insieme all’apertura dei casini: Apriamo gli occhi e siamo più pratici, senza fare male a nessuno.Evviva l’intelligenza, abbasso l’ièpocrisia.

  31. pat ha detto:

    salve, anche io vorrei sapere un modo per morire con dignità senza soldi…e non dover pesare su mia figlia e suo padre lascio email [***@***.***]

  32. paolo ha detto:

    salve io ne ho 21 e soffro di depressione non ce la faccio piu a tutta sta pressione psicolgica che ho adosso voglio soltanto morire con dignita senza dover porre fine alle mie sofferenze in modo atroce

  33. piero ha detto:

    vorrei avere delle spiegazioni per telefono, se mi manda il suo numero la contattero’

  34. piero ha detto:

    buongiorno, vorrei avere il suo numero telefonico grazie.

  35. Marco ha detto:

    Mi associo ad Antonella e chiedo per favore di indicarmi un’associazione o clinica dove viene concessa l’eutanasia anche a chi soffre di grave depressione o patologie psichiatriche gravi. Non dispongo di denaro purtroppo altrimenti vi avrei dato volentieri tutto l’oro del mondo. Chiedo per favore umanità, chiedo per favore di poter porre fine alle mie sofferenze.
    Vi prego
    mail: [***@***.***]

  36. halina fielek ha detto:

    Lascio mio indrizzo di posta eletronica a chi vuole darmi un consiglio come andarsene in pace sensa rivolgersi a cliniche varie. Sistema dovrebbe essere indolore ,sicuro 100% e veloce. Mio email- [***@***.***]

  37. halina fielek ha detto:

    la donna ha fato bene. Ormai a 76 anni era ora lo stesso sana o malata non fa diferenza,tanto questa e eta per andare. Non conosco sua situazione personale e famigliare ma se e rimasta sola dopo morte del marito fatto bene, tanto questa eta non la aspettava più niente nellavita tranne la vechiaia magari inautosuficente seguita dalla morte. Halina.

  38. Antonella ha detto:

    Un ultima cosa….
    se qualcuno di voi o vostri conoscenti hanno il cuore ed il coraggio di togliermi la vita sarebbe la cosa migliore per me…..oramai ho anche timore di fare del male a qualcuno pet questa ragione e non solo….non esco più dell’alloggio degradato in cui vivo….vhe io chiamo semplicemente carcere….. .

  39. Antonella ha detto:

    Mi sono scordata di lasciare il mio recapito mail per chi volesse aiutarmi bi pregooooo non riesco più ad andare avanti ho una depressione forte da cui è stato accertato di non poter guarire. Ecco la mia mail [***@***.***]

  40. Antonella ha detto:

    Per cortesia potete darmi informazioni su cliniche che non fanno pagare per una morte indolore…il problema maggiore è che non ho denaro non ho niente di niente bi supplico! Attendo impaziente grazie.

  41. Elisabetta ha detto:

    Vorrei chiarimenti per poter nel momento giusto non avere cose burocratiche da svolgere.
    Riguardo la cremazione io ho gia’ pagato al riguardo una ditta francese di Pompe Funebri.
    È’ utilizzabile? E riguardo la spesa totale potrei sapere a quanto ammonta di preciso?u

  42. E abito in Francia. Può’ questo limitare le spese? E queste a quanto ammontano?
    Per me è’ importante saperlo per mettere da parte la somma necessaria e questo, visto che non ho grandi mezzi, è’ fondamentale per riuscire a non essere di peso ai figli.
    La morte non mi preoccupa per null’altro! È’ vivere pesando sugli altri perdendo ogni indipendenza e dignità’ che mi terrorizza.
    Grazie per la risposta che attendo con impazienzaElisabetta

  43. E abito in Francia. Può’ questo limitare le spese? E queste a quanto ammontano?
    Per me è’ importante saperlo per mettere da parte la somma necessaria e questo, visto che non ho grandi mezzi, è’ fondamentale per riuscire a non essere di peso ai figli.
    La morte non mi preoccupa per null’altro! È’ vivere pesando sugli altri perdendo ogni indipendenza e dignità’ che mi terrorizza.
    Grazie per la risposta che attendo con impazienzaElisabetta

    • Laura Gianni ha detto:

      Se fai il coglione anche quando guidi,i tuoi hanno perfettamente ragione…tu o hai un bel problema,o sei uno che sfotte individui sofferenti.
      Nel primo caso vedi di rivolgerti a qualcuno.
      Nel secondo,ammalati e poi ne riparliamo.

  44. marco ha detto:

    Vi capisco tutti! Anchio voglio farla finita! Sapete mica come si contatta questa clinica!? Grazie

  45. marco ha detto:

    Salve , capisco la vostra depressione! In effetti c è chi nasce fortunato e chi no! Anchio son malato di depressione e voglio farla finita! Vi capisco tutti voi che dite di farla finita!! Io vorrei sapere se qualcuno puo dirmi come si puo contattare questa clinica e se ci si puo suicidare alla suddetta clinica anche se non si hanno malattie fisiche ma solo una gran depressione, un gran mal di vivere!!Certo ci son anche altri metodi come l impiccagione e il buttarsi giu da almeno 30 metri(li non ci si salva sicuro) ma non ho ancora il coraggio di farlo!!Grazie a tutti!

  46. Roberto ha detto:

    Sono un ragazzo con problemi seri, pisicopatico, sociopatico, disturbo della personalita e della vita sociale, aspirante suicida omicida, bordelaine, hcv tumore avanzato al fegato o ricominciato la cura anti dolore e mi faccio 6o7 grammi al giorno e nonostante tutto i dolori e le crisi di pazzia ed autoliesionita è all’ ordine del giorno o provato tutti i tipi di suicidio sono stato in coma e mi sono sempre svegliato soffro cosi tanto che su un anno 10 mesi sono ricoverato aiutatemi voglio mettere fine ha questa sofferenza vo prego aiutatemi grazie ha tutti voi. Roberto

  47. Mattinonline ha detto:

    […] A AMMAZZARSI NON SOLTANTO I MORIBONDI A POCHI MESI DA UNA MORTE CERTA; MA ANCHE PERSONE DEPRESSE. Non capisco come la nostra chiesa, i nostri Vescovi finora siano totalmente indifferenti. La […]

  48. Maria ha detto:

    Il mio indirizzò mail [***@***.***]

  49. Maria ha detto:

    Dal Film Di chi è’questa vita????eutanasia SI….grazie a coloro che mi saprà’ dire come contattare questa clinica .

    • Anna ha detto:

      Il titolo del film è “Di chi è la mia vita?” con Richard Dreyfuss.
      Bellissimo. Alla fine il protagonista riesce a ottenere di morire con dignità.

  50. redazione ha detto:

    La redazione è vicina a tutti i lettori che hanno espresso la loro preoccupazione e le loro difficiltà e ricorda che questo è un semplice articolo giornalistico, i cui commenti sono totalmente liberi ma non giungono direttamente a Dignitas. Per avere maggiori informazioni sull’associazione e le modalità di iscrizione si invita a visitare direttamente il loro sito ufficiale. Grazie per il vostro seguito e un augurio di serenità a tutti.

    La Redazione

  51. isabella ha detto:

    gradirei avere informazioni dettattagliate .sulla vostra attivita’,gradirei,tanto andarmene,con dignita’e senza paura.grazie

  52. simone ha detto:

    Ringrazio chi mi può dare informazioni su questa o oltra clinica.
    [***@***.***]

  53. simone ha detto:

    Ringrazio chiunque sia in grado di darmi informazioni su questa clinica o in alternativa altre che svolgono questo tipo di servizio .

  54. gino ha detto:

    Io sono solo e depresso oramai in maniera irreversibile.
    Ho 54 anni e, dietro di me, una serie di lutti, abbandoni e tragedie varie che hanno, appunto, segnato irrimediabilmente la mia esistenza.
    La mia vita è un susseguirsi di giornate vuote e senza senso nelle quali mi trovo a fare i conti con una sofferenza idescrivibile e nessun obiettivo o prospettiva futura.
    In altre parole, invece di continuare a fare il “sepoloto vivo”, credo sia arrivato veramente il momento di passare a miglior vita.
    I quattrini per procedere con il servizio messo a disposizione dalla Dignitas fortunatamente ce li ho…questo non costituirebbe un problema.
    Restano solo due step non facili da superare : trovare uno pschiatra che, in qualche maniera, possa attestare l’assoluta irrimediabilità della mia patologia e il coraggio di passare dalle intenzioni ai fatti.
    Qualcuno può, in tal senso, aiutarmi ?
    Si accettano consigli e ringrazio coloro che vorranno contattarmi (in tal caso lascerei il mio indirizzo di posta elettronica).

    • ivana ha detto:

      Caro Gino anch’io non ne posso piu’ di vivere.Ho 63 , sono persino giovanile ma sto male e sono stufa di vivere.La mia famiglia..decimata, mia figlia che mi aggredisce ingiustamente,mio padre con demenza senile, difficolta’ quotidiane.Da parecchio penso di finirla definitivamente.La vita mi fa schifo e ho gia’ combattuto troppo-Fammi sapere di te

      • paola ha detto:

        ciao a tutti
        vorrei sapere se qualcuno ha saputo qualcosa da Dignitas
        io vorrei fare il suicidio assistito ma non so cosa fare
        grazie
        paola

    • paola ha detto:

      ciao
      vorrei sapere come è andata poi con Dignitas

      fammi sapere per favore grazie

      paola

  55. Rita ha detto:

    Io sono perfettamente d’accordo che ognuno della sua vita possa fare ciò che vuole. Io un domani che sono stufa di stare a questo mondo o sto male lo faccio anch’io, almeno io non ci penso più, e poi non è sempre facile togliersi la vita, almeno esistono questi posti che ti aiutano e sono molto contenta

  56. angela micucci ha detto:

    sono d ‘accordo con l’autanasia,,, e non solo per quella dovuta ai malati terminali,, esistono malattie dell’anima che ti impediscono di vivere in modo dignitoso. Io faccio parte di questo gruppo di persone,,,,ho provato a curarmi per tanti e tanti anni, il risultato è lo stesso,,, dolore,dolore,dolore.Ho provato a suicidarmi, e vi assicuro che morire senza che qualcuno vi tenga la mano e vi dica che va tutto bene è tremendo,, sono stanca e voglio andarmene ed essere costretta a farlo da sola la trovo davvero una cosa disumana. In questo momento sapere che esistono dei posti dove possono aiutarmi con dignità è l’unica cosa che mi dà sollievo.

  57. Bertilla ha detto:

    Dico si all’eutanasia.
    Nessuno ti chiede di venire in questo mondo,nasci e basta.Se sei fortunato e va tutto bene muori in modo naturale,se va male crepi tra mille sofferenze fisiche e mentali.Avete mai assistito ad un malato che ha paura di soffrire e di morire e che e’ conscio che deve passare per questo inferno?
    La sofferenza la si allevia anche agli animali,i miei sono sempre stati accompagnati nel momento che dovevano morire,non ho lasciato mai nessuno patire le pene dell’inferno.Per noi l’eutanasia deve essere un diritto,nessuno deve decidere come e dove e con chi devo morire.
    Secondo voi perche’ in molti paesi l’eutanasia non e’ ancora praticata?Perche’ non ci sarebbero piu’ malati terminali da assistere,soldi che girano per cure,case farmaceutiche che lavorano,non ci sarebbero piu’ cavie umane…
    Dico si all’eutanasia con tutta la voce che ho.
    Si a morire con dignita’.

  58. mioarina ha detto:

    giovanna il 12/12/2012 ha espresso splendidamente la mia opinione, voglio solo aggiungere che chi si trova a cercare/trovare siti come questo, non è per forza un malato terminale o un folle, sul calendario di frate indovino 2014 (mese di aprile) il “pensiero spirituale”:quando non rimaniamo soddisfatti della vita che conduciamo, domandiamoci se è proprio “nostra” la vita che stiamo vivendo, oppure è un’altra che non ci appartiene. Per futili che possano apparire le motivazioni, se una persona non se la sente di vivere, vuol dire che non se la sente, e continuare è solo sofferenza. Vorrei inoltre far presente che oltre al desiderio di andarsene senza dolore, c’è anche un desiderio di non sconvolgere il prossimo, sia il malaugurato che trova il cadavere de suicida “fai da te” che i famigliari (almeno quelli che veramente lo amavano). Termino precisando che io credo in Dio, come Essere Trascendente ed Immanente,

  59. Renato ha detto:

    si tratta solo di conoscere che farmaco usano e se con quello che usano si scalciano troppo a lungo i piedi cercando ancora la terra prima di dipartire.
    Credo che in questa Italia corrotta per 8.000 euro ne trovi di compiacenti per un trapasso sereno, ma occorre conoscere tecnicamente la ” formula della Dignità”,
    quella chimica non quella morale.

  60. Marco ha detto:

    perfetto il post di Giovanna del 12/12/2012. l’ipocrisia degli uomini che prima ti uccide e poi ti vuole salvare è assurda. siamo degli inutili circuiti elettrici senza funzione e se alla sofferenza alcuni prediligono una volontaria fine dignitosa, hanno tutto il diritto di decidere per sé stessi. Detto questo, l’unica cosa su cui ho dei forti dubbi è che l’associazione Dignitas sia mossa da questi ideali di libertà o………dalle proprie tariffe ingiustificate e ingiustificabili che, a mio parere, la pongono anche in contrasto con l’art.115 del codice penale svizzero poiché è palese vi sia un tornaconto economico per qualcuno

  61. Anna ha detto:

    Penso sia giusto e dignitoso permettere di scegliere come morire Anche per gli animali esiste questa possibilità ….perché per gli esseri umani ci deve essere più sofferenza anche nella morte?

  62. D'ANGELO GABRIELLA ha detto:

    PENSO SIA UNA COSA GIUSTA E MI AUGURO SIA PRESTO APPROVATO ANCHE IN ITALIA.

  63. D'ANGELO GABRIELLA ha detto:

    PENSO CHE SIA UNA COSA GIUSTA E MI AUGURO SIA APPROVATO PRESTO IN ITALIA.

  64. Marco ha detto:

    Ho 19 anni. I miei genitori non vogliono comprarmi la moto. Mi sento triste e deluso. Voglio farla finita. Sono sicuro che l’ eutanasia sarebbe per me la cura di tutte le mie sofferenze e farebbe risparmiare alla fine qualche soldo ai miei. Una moto costa molto di più di 3000 euro. Sarebbe una soluzione giusta per tutti.

    • Laura Gianni ha detto:

      Se fai il ciglione anche quando guidi,i tuoi hanno perfettamente ragione…tu o hai un bel problema,o sei uno che sfotte individui sofferenti.
      Nel primo caso vedi di rivolgerti a qualcuno.
      Nel secondo,ammalati e poi ne riparliamo.

  65. vorrei conoscere i vostri prezzi e quando mi possa mettere in lista

  66. marcello ha detto:

    piccolo spaccato professionale
    sono un infermiere e lavoro in cure palliative

    la dignità non viene data, vengono solo poste le condizioni per cui questa si verifichi.
    nel corso delle cure, nonostante tutti gli sforzi protesi al tentativo di promuoverla, questa non si presenta e i miei malati muoiono ancora nella sofferenza e nell’ignoranza.

    io dico sì alla possibilità dell’eutanasia. anche in Italia.

  67. herbert ha detto:

    Carissimi lettori il tema in questione è molto delicato ed è difficile dire cosa sia più giusto.
    Per tal motivo vi invito a fare qualche semplice riflessione:
    Immaginate che vostro figlio vada fuori di testa perchè la ragazza lo ha lasciato e quindi, a suo dire soffre di depressione, oppure vostro padre perde il lavoro ed entra in crisi depressiva.
    Sareste contenti se venisse fatta la scelta del suicidio ?
    Molto spesso la vita non è soltanto nostra ma anche delle persone che ci stanno attorno e che ci vogliono bene e ad ogni modo a tutti noi è capitato nella propria vita di attraversare dei brutti momenti.
    Ciò premesso la “clinica dignitas” è un’azienda (di clinica non ha nulla) il cui unico intento è quello di rastrellare soldi (ogni suicidio assisto costa 8.000,00 Euro) e dove ci sono soldi di mezzo il buon senso e il codice deontologico diventa un optional.
    Ciò significa che se vi rivolgerete alla clinica Dignitas voi sarete per loro solo ed esclusivamente un cliente da 8.000,00 Euro e la speranza è quella che voi abbiate quei requisiti minimi affinchè l’azienda possa uccidervi senza passare guai giudiziari e intascare le 8.000,00 Euro.
    Ad ogni modo se non avete nessuno che vi sta accanto, siete malati terminali, non credete in Dio e volete farla finita senza troppe attese ci sono tantissimi modi indolore per raggiungere l’obbiettivo. Le 8.000,00 Euro datele in beneficienza a chi vorrebbe vivere ma sa di dover morire per mancanza di soldi !!!!

    • halina fielek ha detto:

      A Herbert. E quali sono questi altri modi per fare da se sensa spendere e fare un viaggio faticosc fino Svizzera ? Mi andrebbe bene fare da sola in domiciglio, non ce lo piu la forza neanche di andare a fare la spesa, allora come facio in futturo ad arivare a Zurigo? Sono sola come un cane, forse dovrro prendere taxi, una spesa in più. Anche se soldi li avrei trovati metodo casalingo e molto più comodo, allora se sai qualcosa iluminami per favore, basta che sia veloce e INDOLORE ,non ho coraggio e ho paura di sofrire. E dovrebbe essere anche EFFICACE ,che non mi sveglio invalida ma che me ne vado da questo mondo di merda davero.Grazie. Halina.

  68. Lino ha detto:

    Sono dell’oppinione che ognuno di noi quando si rende conto che la vita sta per finire, e soffre di grave malattia debba mettere fine alla stessa, senza preamboli, nel tal caso ci siano persone competenti ad aiutarlo e che questo possa dfivenire per legge.
    Ho avuto conoscenti che producendo medicinali e altri atrezzature mediche, anno fatto enormi fortune, riflettiamoci e riflettiamoci gente.

  69. Giovanna ha detto:

    Sono Giovanna, ho 64 anni e se non fosse stato per la medicina, sarei già morta almeno tre volte… Cosa avrebbe voluto dio, nel frattempo??? Sempre ammesso che ci sia e si interessi a noi..

    Possibile che siano sempre gli altri, i più potenti , a decidere della nostra vita o morte???

    Se devi andare in guerra, i papi ti benedicono: allora dio le vuole quelle morti??? Però sono decise dall’uomo e chi deve morire ne farebbe volentieri a meno. Cosa vorrebbe dio in quelle occasioni???

    Se chiedi aiuto perchè qualcuno ti minaccia, i tutori dell’ordine ti dicono che non possono fare nulla preventivamente: allora lo Stato se ne frega??? Eppure tu desideri vivere e non é certo dio che ti protegge o ti colpisce.

    Se rimani senza lavoro o perdi la casa perchè ti hanno messo in condizioni di non poter pagare il mutuo, al massimo dicono di te: poverino e portano il tuo caso alla televisione, ma… E’ solo perchè ciascuno teme di fare la tua stessa fine. Nessuno se l’é mai presa per i barboni che sono sempre morti per strada. Oggi??? Beh! Quando siamo in troppo a rischiarlo, allora fa notizia!!! Eppure tu voresti solo continuare a vivere, come facevi prima. E’ forse dio che non lo vuole più???

    Se tenti il suicidio, ti portano d’urgenza alla Neuro; ti rimettono in piedi e ti rimandano a casa, dopo un ipotetico lavaggio del cervello, che dovrebbe inspirarti la voglia di vivere… O piuttosto la paura di morire, affinché non li disturbi più??? Si interessano forse ai motivi per cui l’hai tentato??? Sì, forse te li chiedono, ma: cercano di risolverteli??? La legge proibisce il suicidio, NON LA TUA DISPERAZIONE!!!

    …E non parliamo poi se sei tra gli sfortunati che si domandano il perché delle assurdità del mondo; quelli che inevitabilmente, se non figli di ricchissimi, cadono in depressione o forse lo farebbero comunque… un po’ meno, credo!!!

    Io sono stufa; stufa di vivere. Stanca. Non disperata, ma capisco che la mia vita non ha più alcuna esperienza da offrirmi. Lo so, lo sento. Forse perchè il mio destino, QUELLO MANDATO DA DIO, era di morire molti anni prima, anche se la MEDICINA si é opposta: AL VOLERE DI DIO.

    Non voglio farla finita ora, quando ancora posso servire a qualcosa, magari a qualche gatto, però MI RIFIUTO DI DOVER ACCETTARE TUTTA LA SOFFERENZA DELLA MORTE (che difficilmente è serena! E DOBBIAMO RINGRAZIARNE ANCORA DIO!!!) così FACCIO CONTO SERIAMENTE SULLA DOLCE MORTE, CHE SOLO ALCUNI STATI ALL’AVANGUARDIA MI CONCEDONO, SENZA PENSARE A DIO, MA AL MIO BENESERE, AL MIO STAR BENE: GRAZIE.

    G.T.

    • Laura Gianni ha detto:

      Beh,senza le persone come lei,quelle che come me hanno la tendenza a soccorrere i gattini ma poi anche la necessità di un aiuto,un indirizzo utile per curare la bestiola senza spendere troppo,o anche un semplice appoggio morale,non saprebbero che fare.
      Abbracci forte forte i suoi piccoli !
      Comunque é vero: non ti chiedono nulla,reagiscono subito col ricovero o la minaccia del medesimo.Io sono dovuta andare da privati,per essere ascoltata.
      E anche considerata come persona in grado di assumere da sé i farmaci.

  70. maria ha detto:

    io sono una persona psico-fisicamente sana,ma gradirei sapere se x accedere a questo servizio,bisogna essere gravemente ammalati,oppure se la volonta’ della persona e’ un diritto….grazie

  71. lorenzo ha detto:

    la medicina ha allungato di molto la vita dell’uomo, vaccini, antibiotici, in altri casi ha solo cercato di prolungare l’esistenza senza guarire alcuna malattia.
    Io non sono religioso credo nella genetica , e nelle schifezze che l’uomo continua a mettere nell’ambiente, vedasi le antenne di radio vaticana ( in questo caso sarebbe proprio Dio a togliere la vita, in realtà e un omicidio della Chiesa che è un istituzione fatta dall’uomo).Si muore di tumore per ereditarietà, perchè si fuma, o perchè si lavora in posti assurdi (caso recente I.L.V.A.).Si muore per lo smog, si muore in guerra per soli fini economici.Nessuno è tornato indietro dall’aldilà a parlarci di Maria e Cristo.
    Ancora hanno scoperto che i cellulari possono provocare tumore, soprattutto ai bambini e potrei continuare…..quindi con il dovuto rispetto per chi crede , la favola del bue e dell’asinello lasciamola ai bambini che a toglier la vita c’ha pensato sempre l’uomo come ci insegna la storia . La decisione di suicidarsi resta comunque a prescindere un fatto estremamente delicato, lo ritengo ammissibile, anche se con leggi più ferree, onde evitare l’escalation di tentazioni che ci potrebbero essere. Soffro di un disturbo bipolare grave ormai da 20 anni mi curo con i farmaci ma non risolvono un gran che, io so già come sarà il mio destino.
    Per quanto mi riguarda andrei anche domani ma, ripeto solo per quanto mi riguarda.La mia è solo un opinione personale e non vuol essere un incitamento per nessuno.

  72. Francesca ha detto:

    Sono d’accordo che una persona debba decidere della sa vita a della sua morte.
    io ho un testamento biol. sotto il telefono.Dovevo sottop. ad un intervento, ma
    mi è statosospeso, ma l’anestesista sapeva della mia scelta se qualche cosa
    andava male.

    Se dovessi scegliere vorrei una dolce morte.

  73. anthony ha detto:

    nessuno ha il diritto di imporre la sofferenza agli altri . chi intende vivere male è libero di farlo , ma non si può pretendere che tutti la pensino allo stesso modo . prima di giudicare una scelta altrui bisognerebbe mettersi nei panni di chi non ha più alternative . considero totalitario chi definisce idiota la volontà di scampare alla sofferenza . caro signore penso che imbecille sia qualcun altro . un vero DIO d ‘ amore non può mettere al mondo persone affette da gravi sindromi o malattie , perchè io devo essere costretto a vivere una esistenza orribile , ed altri no , non lo capisco assolutamente

  74. Ania ha detto:

    Mio padre ha deciso di togliersi la vita impiccandosi…era depresso stava malissimo e nè ha voluto aiuto nè avrebbe voluto curarsi.

    Piuttosto che fare quel gesto, andandosene da solo come un cane, attaccato ad un albero in un boschetto in campagna, facendosi trovare il gg dopo da mio fratello, avrei preferito che avesse scelto una “dolce morte” passando dal sonno al’aldilà in un caldo letto d’ospedale.

  75. Andrea ha detto:

    sarebbe solo ora…La vita ce la dà DIO e DIO CE LA TOGLIE

    E IO SON DISABILE E MI OFFENDONO QUELLE PERSONE CHE “VOGLIONO DECIDERE DI MORIRE….QUANDO MUORE IL MARITO O LA MOGLIE O IL FIGLIO” ANCHE SE SONO SANI
    Andrea – 2 luglio 2012, 22:54

    IO LOTTO NONOSTANTE TUTTO….QUANTE VOLTE AVREI POTUTO MOLLARE?? LA MIA FIDANZATA è MORTA DI CANCRO DOPO DUE ANNI DI CALVARIO HA RIFIUTATO LE CURE…PORTIAMO RISPETTO PER CHI HA RISPETTO DELLA VITA

    NEANCHE CRISTO IN CROCE HA RIFIUTATO LA SOFFERENZA…….E DEVE RIFIUTARLA UNA SUA CREATURA??

    CON QUALE MOTIVAZIONE SE NON UNA MOTIVAZIONE I.D.I.O.T.A.
    ABBIATE FEDE E SPALANCATE LE PORTE A CRISTO E A MARIA

    • Laura Gianni ha detto:

      Sei disabile fisico o mentale?
      Ma soprattutto,come vi permettete,tu e le persone come te,di parlare come se foste gli unici a saper pregare ed amare Dio?
      Svegliatevi!Nessuno può dire di essere nel giusto,l’ argomento é imperscrutabile e per il resto sono solo fregnacce.
      Secondo me Dio ha pietà dei suicidi,se vuoi saperlo.
      E comunque il punto non é neppure questo: tu sei vivo perchè ancora non é passata l’ idea infame che gli invalidi non possono condurre una vita appagante.Tu sei felice di vivere e basta questo per mettere in difficoltà certi nazisti;infatti in mezzo a coloro i quali pensano veramente di aiutare chi soffre,ci sono gli infami che si fanno i conti,e hanno certi pensieri per la testa,riguardanti certe belle soluzioni del cazzo.riguardanti l’ abbassamento del deficit pubblico.Purtroppo lamsituazione potrebbe essere proprio questa.E allora non bisogna fare appello a un qualcosa che esiste ma anche no,bensì far leva sul nostro essere umani.
      A

  76. graziella ha detto:

    completamente d’accordo sul diritto ad una morte assistita e sul testamento biologico. In caso di necessità ricorrerei, penso, alla fondazione Dignitas…
    quello che non comprendo è il costo, che mi pare elevato, non trattandosi di clinica vera e propria e prevedendo come mezzo solamente un farmaco da bere.

  77. franco ha detto:

    per blisten – mettiti in contatto con me, voglio parlarti. non te ne pentirai. ciao [***@***.***]

  78. Anonimo ha detto:

    Mi chiamo Teresa Pilon e sono di Volta Mantovana (Mantova).

    Desidererei avere informazioni più dettagliate sul tipo di clinica.

    [***@***.***]

  79. luciana ha detto:

    Purtroppo quella porzione di Italiani che non hanno la sostanza nè la forza mentale sufficiente per resistere e reagire ai condizionamenti della chiesa è sempre troppo ampia…la maggior parte di costoro sono certa che non ha mai conosciuto da vicino o in prima persona la vera sofferenza …è facile fare i filosofi e i moralisti quando certe situazioni si immaginano soltanto o si vedono dal di fuori.
    A che pro obbligare qualcuno a vivere per forza una vita che è ormai solo una crudele sofferenza senza rimedio? Se non abbiamo il diritto di togliere la vita, per lo stesso principio non abbiamo nemmeno il diritto di imporla a chi non la vuole più . Si tratterebbe semplicemente di abbreviare una tortura che si concluderebbe comunque con la morte spontanea…
    Per me le cose più importanti per un essere umano sono la libertà e la dignità.
    Approvo e appoggio l’iniziativa lodevole e coraggiosa del vostro impegno.
    Buon lavoro.

  80. Sabino ha detto:

    Mio padre è in una casa di riposo. Sto vedendo come la demenza senile amplificata dalla depressione devasti quella che era una persona fantastica, che ha aiutato tanta gente in quelle condizioni, e che per destino di tutti ora gli “tocca”. Salvo momenti sempre più rari non è possibile avere uno scambio comunicativo, non è più la stessa persona. La cosa peggiore è che nei brevi momenti di lucidità…. se ne sta rendendo conto….

    Dove sta finendo mio padre? Qualcuno mi dia un razionale del PERCHE’

    In quella struttura vedo non solo la sua immensa sofferenza ma anche quella di altre povere anime. Al che considero “l’estremo saluto” un momento misericordia. Senza ombra di dubbio.

    Pertanto, il mio pensiero è che queste iniziative siano una cosa giusta.

    Però mi lascia perplesso l’utilizzo da parte di 32enni, laddove siamo ancora lontani da poter sentenziare che la vita non possa modificare il suo verso. Mi rivolgo alla persona che mi precede sul forum, della quale posso rispettare la decisione, ma che invito a dare alla sua esistenza un’altra possibilità, che non vede ma che potrebbe essere tutt’altro che impossibile.

    Un altro pensiero è a chi osteggia. Chiedo a loro: cosa vi spinge? Per conto di chi parlate? Ma credete veramente che le vostre argomentazioni possano essere determinanti a far cambiare idea a qualcuno? Almeno provate a spiegarvi mettendovi nei panni di chi ci sta dentro… chissà…

    Ciao a tutti.

  81. blisten ha detto:

    E un bellissimo gesto d’amore , io ne ho 32 e sto compiendo questo passo ,
    sto già prendendo tutte le info necessarie per farlo , speriamo solo che almeno
    questo tipo di morte sia veramente dolce.
    Un’addio a tutti.
    Naturalmente non lo consiglio a nessuno , ma a me la vita mi ha fatto capire
    che non c’e altra soluzione .

  82. giovanna ingrosso ha detto:

    penso che ho 52 anni tra 19 giorni, non ho 3-4mila euro, ma se avessi la certezza di poter usufruire del servizio di dignitas attraverso il suicidio assistito, andrei in capo al mondo per procurarmi quel denaro. aiutatemi

  83. Matteo ha detto:

    Spett.le Vittoria Bertoletti
    qualora fosse ancora in Italia, mi piacerebbe scambiare due chiacchere con Lei sulla sua scelta.
    Anche per mail.
    Grazie
    Matteo Coveri

    [***@***.***]

  84. Vittoria ha detto:

    Leggo con interesse i commenti soprapubblicati, totalmente in favore alla morte assistita quale diritto inconfutabile dell’essere pensante.
    Io stessa, raggiunta un’età ed una condizione fisica che potrebbe mettere in difficoltà me stessa e la persona che volesse prendersi cura di me, sono incline a questa fine dignitosa e indolore.
    Chiedo pertanto, a chi sia in grado, di darmi ulteriori informazioni su come contattare, iscriversi o associarsi alla Dignitas.
    Vivo lontana dall’Europa ma trascorrerò un periodo in Italia a partire dal mese di giugno (2011).
    Ringrazio chi mi darà informazioni.
    Vittoria Bertoletti

  85. mario zettera ha detto:

    Preg.mo Direttore,

    con la presente desidero dare il mio sostegno alla Sua Fondazione!
    Penso che ogni essere umano è padrone della sua vita e quindi scegliere quando interromperla! Non è giusto soffrire e far soffrire le persone care che, dopo lunghe sofferenze, preferiscono vederti morto e non trascinare nella sofferenza chi ti sta vicino!
    Grazie per la Sua istituzione!
    Cordiali saluti,
    Mario Zettera

  86. enzo ha detto:

    sono d’accordo con Viviane.

  87. Marcello ha detto:

    Penso che ciascuno di noi abbia il diritto di decidere se vivere o morire. La nostra vita appartiene a noi, non ad altri. Francamente non riesco a comprendere i motivi di tanta polemica: se desidero morire sono fatti miei, non danneggio nessuno, prima o poi tutti dovremo morire.

    • vera kalcher ha detto:

      hai ragione Marcello, quelli che s’indignano, perchè devono sentirsi Buoni, dalla parte dei “giusti” poveri ipocriti

      • Stefania ha detto:

        Io anche penso che ognuno di noi dovrebbe poter decidere se vivere o morire..anche se non si hanno malattie terminali esistono altri stati in cui si desidera andarsene per sempre..io ho 51 anni e non sono malata fisicamente. .2 figli di cui il maschio di 25 anni mi ha lasciato per un incidente con la moto..io sono morta quel giorno con lui.il 1 giugno 2014 e anche se amo immensamente la figlia che mi rimane ..non mi basta io voglio finirla qui.

  88. Elena ha detto:

    Non é un tema semplice e penso che non si possa assolutamente generalizzare. Ognuno dovrebbe poter agire secondo coscienza.
    Credo che a volte la pietas dovrebbe superare tanti pregiudizi e moralisimi . Il buonismo non aiuta a migliorare le condizioni di chi soffre e a volte si tratterebbe semplicemente di lasciare che la natura faccia il proprio corso (mi riferisco all’accanimento terapeutico).

    Quando c’era il famigerato Ghetto di Varsavia, alcune madri disperate gettavano i loro bambini aldilà del muro, dove c’era una delle vie principali della città.
    La gente passava e i bambini ebrei chiedevano l’elemosina nell’indifferenza generale: molti sia ammalavano e morivano di fame e si stenti.

    Ci fu una dottoressa che, non solo aiutava a curare dove possibile… no si spinse oltre: impietosita raccoglieva quelli che erano in fin di vita, senza speranza di recupero. Li portava via e li faceva addormentare! Non era una nazista , ma una donna coraggiosa, capace di assumersi una responsabilità morale talmente grande: quella di alleviare come poteva la sofferenza atroce di tanti innocenti.

    Che la gente “normale” e ricca di valori non degnava neppure di uno sguardo e lasciava morre su un marciapiede tra indicibili sofferenze! Molti l’avranno giudicata, io no. Anzi tanto di cappello a quell’eroica anima sconosciuta.

    Oggi purtroppo si ammazza con tanta facilità, ma poi ci si fa scrupoli assurdi a a causa di un bigottismo sempre latente… Quello ad esempio che ha spinto Bush a dichiararsi contro l’aborto, ma a bombardare al contempo tanti bambini a Falluja! Riguardo all’eutanaisia inviterei comunque sempre alla cautela.
    Per esempio quando a voler morire sono depressi cronici o anziani soli che soffrono soprattutto per il senso d’abbandono e l’isolamento che provano. La loro misera condizione umana, non può certo essere risolta con un’iniezione fatale. Dovrebbe invece essere presa a carico dalla società civile e farci riflettere tutti, affinché la società diventi un po’ meno disumana!

    Infine, benvengano anche le cliniche… ma che non si faccia di questo dolore un ennesimo business!

  89. AMALIA ha detto:

    Il dolore di un malato psichiatrico, per esempio un depresso cronico (30 anni), inutilmente curato con farmaci e con continue ricadute, è motivo di strazio, problemi pratici, limitazioni di vita, per il familiare che assiste il malato.

    Può tale malato in piena coscienza decidere di aver già soffero abbastanza? Può essere aiutato ad avere una morte dignitosa come un malato terminale?

  90. viviane ha detto:

    totalmente d’accordo , ma vale anche ,se una persona ha deciso di mettere fine alla vita,senza avere problemi di salute, magari per vari problemi esistenziali? sono contenta di avere comunque scoperto,una clinica, che non ti lascia solo nella tua decisione,questa e una scelta,non un obbligo.

    • halina fielek ha detto:

      Hai scoperto una clinica che fa morire le persone SANE SUL LA LORO RICHIESTA? Vorei conoserla anche io in caso che un giorno non ce lo facio più. Non ancora adesso ma quando secondo me ariva li momento. Mi inbestialisco che si parla solo delle persone MALATE e nessuno prende in considerazione che ci sono al mondo tante persone completamente sole x esempio io ho 61 anni e solo un gatto niente figli ,famiglia itp. Adesso sono ancora forte e mi arangio, ma cosa sucede quando un giorno non riusciro più? Non ce lo soldi x badanti e non voglio essere sbstuta in un cronicario x poveri so come si vive li, meglio la morte. Aiuto a domiciglio gratuito non esiste o non e suficente ,allora cosa deve fare un vechio? Impicarsi?E se li va storto e si rende solo un invalido? Di questo non pensa nessuno. Di questo nessuno frega niente e invece si parla tanto di eticha e chiesa a bla…Allora perche nessuno si da una mossa e non vienie a pulirmi la casa e farmi da mangiare o altro invece di blatelare. Gia adesso ho problemi enormi se devo fare per esempio una visita medica, perche vivo in un paesino ,non guido e servizi di pulman sono quasi nonesistenti. E fra 10 anni se ci sono ancora cosa facio? Gia adesso il mio dottore di famiglia mi dice che vado incontro del grossi problemi per futturo essendo completamente sola, allora cosa si fa? Eutanazia nell momento giusto sarebbe una soluzione, ma non mi fanno perche sono sana /allora resta solo speranza che mi amalo gravemente/.Cosa deve fare una persona in queste condizioni? Crepare un giorno di fame a casa ,perche non ce la nessuno che le puo portare un bichiere di acqua? Halina

      • Anastasia ha detto:

        È vero! Ognuno dovrebbe essere libero di decidere di morire… i falsi moralisti parlano solo perché così si sentono più buoni, ma poi non si fanno scrupoli a lasciare sola una persona depressa… vergognatevi

  91. Paola ha detto:

    Morire ‘bene’ è molto difficile. Ho visto morire mia madre e la sua agonia è durata 4 anni durante i quali ha perso progressivamente ogni caratteristica ‘umana’.
    Grazie a tutti quelli che si battono per una morte dignitosa

  92. Antonella Piatti ha detto:

    Dato che mi è concesso di vivere come mi pare non vedo perchè poi mi si debbavietare di scegliere una morte dignitosa o di evitare terribili sofferenze, ma si sa, siamo in Italia,il paese dell’Ipocrisia di Santa Madre Chiesa. Intendo iscrivermi a Dignitas sperando di trovar qualcuno che mi ci accompagni qualora ne dovessi aver malauguratamente bisogno!

  93. Carla Razzano ha detto:

    Sono d’accordo, voglio poter decidere quando e come morire, con dignità e senza far soffrire chi mi vuole bene.
    Ho visto parenti malati di cancro, soffrire e morire senza poterli aiutare, sapendo che avrebbero preferito una morte più disognitosa.

  94. Carla Razzano ha detto:

    Sono d’accordo, voglio poter decidere quando e come morire, con dignità e senza far soffrire chi mi vuole bene.
    Ho avuto parenti malati di cancro, soffrire e morire senza poterli aiutare, sapendo che avrebbero preferito non soffrire più.

  95. Massimo ha detto:

    Meglio morire in un camper che sotto un treno. Mi chiedo perchè un branco di falsi idealisti mi debbanno imporre di vivere o morire. Ma la cosa peggiore resta che questa gente ti costringe ad una morte violenta e traumatica anche per i tuoi cari.

    • Luca Abiusi ha detto:

      Mi chiedo perché un branco di falsi materialisti, disperati perché “Babbo Natale non esiste”, propugnino l’idea che morire senza fare l’eutanasia sia morire senza dignità. Ne ho le tasche piene di queste ideologie da bambini viziati occidentali. Ogni volta le parole si sprecano su questa “Dignitas” che fa morire “con dignità”. Beh, cari miei, allora anche morire schiacciati dal dolore é morire con dignità. Anzi, forse maggiore, nel caso in cui quella persona fosse un povero dimenticato da tutti, come tutti i bambini in Africa che muoiono per denutrizione.

      Ma, alla fine dei conti, si può vivere con dignità, ma non si muore mai con dignità: si muore e basta. E tutti i morti, sono ugualmente cadaveri.

      • Fabrizio ha detto:

        Sono completamente d’accordo con te. Qui tutti sono così fottutamente convinti di capire quel che gli si dice… specie la generazione occidentale odierna completamente cazzuta che crede di sapere manco fossero nel tuo corpo… parlano parlano… per loro parlando ti aiutano… e poi come nel mio caso solo perché buono vengo lasciato solo come un cane… manco un fuggitivo sotto bombe mitragliatrici e kamikaze in una zona di guerra siriana.e poi se vuoi farlo…andartene perché ormai ti hanno così abbandonato che ti vuoi abbandonare anche tu stesso… e così che mi sento… basta che mio fratello gabriele. Alessia mia sorella e una ragazza a cui tengo forse più di me stesso sono bravi solo a scaricate tutto addosso a me… come fosse colpa mia… ma è solo la loro… per come la vedo io la depressione non può essere trattata solo con psicofarmaci ma anche aiuti umani. Calore fisico e morale. Qui a me mi schifano. Solo quella credevo mia sorella ma illuso di trovarmi na ragazza. Dato che fra le tante sono un timido del cazzo… e ma fatto soltanto credere… quella che poi era solo na presa per il culo… mi schifano a livello fisico manco fossi nalieno… e vai a vedere se provassi a baciare la mia amica spontaneamente… Seee nottee!!! lapocalisse. E poi ti rompono pure le palle…

  96. redazione ha detto:

    Gentile lettore, grazie per il messaggio. Il termine non è tecnicamente scorretto, anche se d’uso comune e giornalistico. La denominazione “clinica dignitas” nelle varie declinazioni linguistiche è utilizzata tra l’altro in documenti di Swissinfo, del Tagesanzeiger, dell’associazione Luca Coscioni, dell’Aduc italiana, del Times di Londra, del Telegraph, dell’Herald, del Guardian, dell’Indipendent, dell’Nbc, della Bbc, della Fox, della Cnn, fino a siti rivolti a medici quali onmedica.com e del governo statunitense come pubmedcentral.nih.gov

    Grazie

  97. M. Baccalà ha detto:

    Gentile redazione

    Il vostro articolo è alquanto fallace.
    Dignitas non è una “nota clinica svizzera” come voi scrivete, bensì un’associazione (iscritta al registro di commercio del Cant Zurigo con il n° CH-020.6.001.074-1). Quale sede viene dichiarata ‘Maur’. Effettivamente Minelli dirige l’associazione dal suo domicilio alla Hans Rössli Strasse, nel comune di Forch (ZH). Indirizzo che coincide con il recapito di ‘Dignitas’.
    Attualmente l’associazione svolge le sue pratiche in un locale di uno stabile industriale di Schwerzenbach. Tuttavia è stata sfrattata per fine mese, e non sembra ancora aver trovato una nuova sede per le sue pratiche. A tale proposito Minelli aveva acquisito uno stabile a Wetzikon (ZH), nel quale non gli viene tuttavia concessa la pratica delle sue attività.
    A Sfratti ed espulsioni ‘Dignitas’ è più che abituata. Tantochè praticava le sue assistenze al suicidio in luoghi improvvisati, come camere d’albergo, in una vettura o in un camper parcheggiati, come era avvenuto in passato , nel comune di Maur.

    Senza voler prendere posizione nei confronti di ‘Dignitas’ e dei suoi metodi, considero tuttavia assolutamente fuori luogo la vostra designazione di “clinica”

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